NAPOLI, 4 febbraio 2012 – Quando tra la vita e la morte ci corre un filo loro hanno in mano il destino delle persone. Rischiano in proprio e se l’emergenza è un fatto criminoso il rischio è ancora più elevato. Sono gli operatori della Croce rossa italiana (Cri), volontari che a titolo completamente gratuito intervengono in situazioni di emergenza. Tre le regole fondamentali per loro: tempestività, accuratezza e precisione. E proprio sul ruolo del soccorritore sanitario sulla scena del crimine si è discusso in un convegno ospitato, questa mattina, dall’Osservatorio astronomico di Capodimonte. Un percorso formativo per i volontari Cri organizzato dal Comitato provinciale di Napoli in collaborazione con l’Ispettorato regionale della Campania e con la Scuola di formazione del comitato provinciale. Sono intervenuti al tavolo dei relatori il commissario provinciale Cri Napoli, Paolo Monorchio, il procuratore aggiunto di Napoli, Nunzio Fragliasso, il docente di procedura penale della Federico II, Giovanni Esposito Fariello, il vice dirigente del gabinetto interregionale della polizia scientifica di Campania e Molise, Concetta Esposito, l’avvocato Maria Elisabetta Marsicovetere, il direttore della scuola di formazione Cri, Alberto Salvatore Cuomo e il responsabile delle attività formative Francesco Albanese. Sono tre i punti cardine del percorso di formazione per i volontari della croce rossa. Regole d’oro affinché gli operatori sappiano destreggiarsi anche quando l’emergenza coincide con un fatto criminoso.
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